"Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito" - (Antoine de Saint.Exupèry)
Quando nasce lo spirito di gruppo?
La storia ci insegna che quando gli uomini si riuniscono in nome della sopravvivenza, producono un'energia e una capacità di affrontare le difficoltà molto forte. In un gruppo di persone accomunate dallo stesso disagio e dal desiderio di stare bene e di aiutare altri a raggiungere il proprio benessere, si sviluppa lo spirito di gruppo, che diventa un riequilibratore per tutti i partecipanti, una sorta di saggezza del gruppo. Diventa uno strumento importante per la crescita, in sé racchiude molte esperienze di vita e si manifesta quando i partecipanti si sentono in sintonia e alla pari, al sicuro da ogni giudizio.
A volte si partecipa senza essere realmente presenti, magari criticando in privato l'operato del gruppo, facendo pettegolezzo, creando in chi ascolta una corrente denigratoria che, nel tempo, mina alla base questo grande strumento che ci viene offerto.
Io credo e vorrei trasmettere in tutti voi un sentimento di attenzione nei confronti del gruppo e il coraggio di dire sempre quello che pensate, con generosità, e sottolineo questo aspetto, perché donare ciò che viene dal cuore e non dalla mente è un atto di generosità e la garanzia che il seme della discordia non vive tra noi. Lasciando da parte simpatie e antipatie, sacrificando il nostro giudizio allo spirito di gruppo, impareremo con il tempo che per avere rispetto bisogna prima rispettare, che se si vuole essere ascoltati dobbiamo imparare ad ascoltare, e che se si vuole essere amati dobbiamo imparare ad amare. La critica è costruttiva solo se abbiamo un'idea migliore, altrimenti criticare produce malessere e discordia, mettendo il gruppo in pericolo.
Il gruppo nel suo insieme nasce e vive anche grazie ai nuovi arrivati, perciò ogni volta che c'è qualcuno di nuovo, ci sentiremo grati, dimostrando con la solidarietà il piacere che sia con noi per camminare insieme e ascoltando con rispetto ogni testimonianza, ... non impaurendoli con stupidi pregiudizi ed arroganti prese di posizione.
Ricordiamoci di non dare mai consigli: rammentate l'effetto che i consigli avevano su di voi e quanto vi hanno infastidito? La parola d'ordine è testimoniare e non dare consigli.
Noi siamo pionieri, piantiamo le tende su un terreno inesplorato, non sappiamo quanti vorranno unirsi per gettare le basi affinché ogni introverso non sia visto come una minaccia, ma come un patrimonio. Perciò è importante credere che il gruppo è molto di più della somma dei suoi membri, è lo strumento creato da noi per arrivare dove il singolo non può arrivare, è la giusta tensione che ci manca affinché il cuore suoni la sua melodia, sarà lo strumento per informare chi non ci conosce, sarà un caldo rifugio per chi lotta contro la solitudine e l'abbandono, sarà il nostro momento di pausa per abbracciare noi stessi, sarà la via che ci condurrà al nostro cuore, dove siamo attesi per essere finalmente riabbracciati.
Affinché il gruppo diventi tutto ciò, bisogna sacrificare il proprio essere singolo, per far nascere lo spirito di gruppo, l'unico in grado di vedere oltre la propria soggettività, e insieme a tutti i componenti, senza minimi o massimi, ma alla pari, e solo il quel momento sarò lieto di farne parte e darò il mio contributo.
La verità non è ciò che è dimostrabile, ma ciò che è ineluttabile.